“Essere in contatto significa essere consapevoli di ciò che accade dentro di noi e intorno a noi. Essere in contatto per l’analisi bioenergetica vuol dire innanzitutto, essere in contatto con il proprio corpo. In questo modo, sentire ciò che avviene nei nostri corpi ci permette di sentire ciò che avviene nel corpo di un’altra persona alla quale siamo vicini”

Alexander Lowen

Conferenza SIAB: 14. 12.2020

Relatore: Dott. Aristeidis Iniotakis

Il giorno 14 dicembre 2020 il Dott. Aristeidis Iniotakis ha presentato l’evento “Il Contatto con Sé e con l’altro” ovvero quale sia il contributo dell’Analisi Bioenergetica ai tempi del Covid19. L’incontro si è tenuto in video-conferenza utilizzando sia lo strumento Zoom sia la diretta Facebook.

Il concetto centrale della conferenza ruota attorno alla relazione – contatto – con se stessi e con l’altro, con l’alterità, che inizia dall’avere consapevolezza di sé, del proprio corpo, come strumento di conoscenza, per avere consapevolezza dell’altro e dell’ambiente.

La conferenza inizia con l’introduzione dei principali aspetti teorici fondanti l’Analisi Bioenergetica, che è una psicoterapia a mediazione corporea.

L’Analisi Bioenergetica, teorizzata da A. Lowen, ha una lunga tradizione, affonda le sue radici nel terreno della Psicoanalisi di S. Freud, della Vegetoterapia Carattero-Analitica di W. Reich, padre di tutte le psicoterapie corporee. Il principio base su cui si fonda tutto il lavoro di W. Reich e poi di A. Lowen è il principio di Identità Funzionale tra Corpo e Mente.

A. Lowen, sulla base di questo principio: “tutto ciò che succede al corpo dà forma alla mente”, deduce la necessità di passare dal corpo per poter cambiare la mente, quindi l’importanza del lavoro corporeo, che sostiene il lavoro analitico, per favorire il cambiamento, in terapia.

Di fronte ad un ambiente ostile, il bambino, si adatta all’ambiente oltre che con il comportamento anche con il corpo. Le costrizioni imposte dall’esterno ed auto-imposte dal bambino stesso, si traducono in tensioni muscolari croniche, che rappresentano la controparte fisica dei conflitti psichici.

Le specifiche tensioni muscolari croniche, che limitano il respiro, i processi energetici, e la motilità del corpo, porteranno alla costituzione del carattere nel bambino. A. Lowen identifica cinque costituzioni caratteriali: Schizoide, Orale, Psicopatico, Masochista, Rigido. Il Narcisimo, per A. Lowen, non rappresenta un vero e proprio carattere, poiché caratterizza orizzontalmente tutti i caratteri.

Uno degli obiettivi della bioenergetica consiste nel sostenere la persona a ristabilire il contatto con il proprio corpo, re-imparare a “sentire” cosa avviene nel corpo, ad avvertire le sensazioni, percepire cambiamenti, per acquisire via via una sempre maggiore auto-consapevolezza di sé. Poi viene incoraggiata ad esprimere la propria verità su ciò che sente, e questo favorisce l’espressione di sé, e aiuta a coltivare la propria auto-espressione. Acquisendo maggiore sicurezza in se stessi, viene ad aumentare anche la padronanza di sé.

Per aumentare la capacità di “sentire” è necessario aumentare la propria energia corporea e questo e possibile grazie al lavoro corporeo bioenergetico, che facilita la mobilizzazione dei processi energetici nel corpo: si acquisisce maggiore radicamento, si amplia il respiro, le tensioni muscolari iniziano a sciogliersi e, aumentando il flusso di eccitazione nei distretti corporei, prima bloccati dalle tensioni, vi è maggiore energia nel corpo e si percepisce maggiore vitalità.

Tutto ciò consente alla persona di sentirsi maggiormente radicata nella propria terra, nel proprio corpo, nella propria sessualità. E di provare maggiore piacere. Se il contatto con noi stessi è pieno, se abbiamo una buona carica energetica, possiamo incontrare gli altri nella pienezza e nel piacere.

Ma in questo momento storico, contrassegnato dal Covid-19, che richiede un “isolamento forzato”, rischiamo una riduzione della carica energetica, perché abbiamo paura: la paura di respirare, la paura di fare contatto… Questa paura crea, inconsapevolmente, una chiusura nel corpo, che chiude anche il contatto con noi stessi.

L’isolamento chiude anche la possibilità di fare contatto, fisico, con l’altro. E ci espone al rischio, non appena sarà possibile stabilire nuovamente delle relazioni interpersonali, di aver “paura del contatto” con l’altro. In tal senso il lavoro col corpo dell’Analisi Bioenergetica ci consente di mantenere ed ampliare un contatto con il nostro corpo e favorire un livello adeguato di energia vitale, fondamentale per favorire i processi energetici del nostro organismo, che ci sostiene e ci sosterrà anche dopo, quando sarà possibile tornare alla “normalità”.

In Analisi Bioenergetica il contatto è anche “contatto corporeo”, contatto che è fondamentale per aiutare il paziente nel suo percorso. Il dott. A. Iniotakis racconta che sia da paziente che da terapeuta, ha ricevuto e donato contatto. Il contatto corporeo del terapeuta è essenziale per incontrare, sostenere e attraversare il dolore che il paziente sente, perché Il contatto è al contempo nutrimento, sostegno e accompagnamento.

Alla fine della conferenza Il dott. A. Iniotakis conduce una breve esperienza di movimento bioenergetico in cui si sperimenta il radicamento, il contatto con se stessi attraverso il respiro, il movimento, l suono ed il contatto.

 

Il relatore è il Dott. Aristeidis Iniotakis, psicologo, psicoterapeuta, supervisore e didatta SIAB. E’ docente nei corsi quadriennali di specializzazione e nei corsi triennali per psicoterapeuti di altra formazione, organizzati dalla SIAB.