Dott.ssa Chiara Brentan
Ho avuto la fortuna di poter condurre la classe di esercizi di Bioenergetica fino al nono mese di gravidanza, con autoregolazione ma senza precludermi nessun esercizio. Sono convinta che per me e mia figlia sia stata un’esperienza preziosa.
Ricordo in particolare alla fine della classe durante gli esercizi di rilassamento a terra, per esempio nella respirazione addominale o in quella a medusa, come sentivo più chiaramente Laura muoversi nella mia pancia. Avevo la sensazione che il respiro ci mettesse in contatto e che lei guizzasse felice nel liquido amniotico.
Tutti gli esercizi di respiro nella pancia e contatto col bacino e le pelvi mi aiutavano a sentire più vivo il contatto con mia figlia, ma anche a rendermi più consapevole del mio bacino e a coltivare una sicurezza nel mio corpo che, sentivo, mi avrebbe sostenuto al momento del parto.
E così ho accompagnato le prime contrazioni, via via più dolorose, con il grounding, cercando la vitalità delle mie gambe, il respiro profondo nel bacino e lo sfogo della tensione nella voce.
Dopo la nascita della mia prima figlia ho iniziato a desiderare di lavorare con altre mamme e donne in gravidanza e così ho iniziato a condurre una classe di esercizi dedicata alle donne in attesa e alle neomamme col loro bambino fino ai sei mesi di età.
L’ascolto del corpo è davvero importante per le donne in attesa.
Alcune sono immerse nelle loro attività e hanno difficoltà a trovare lo spazio per stare con il bambino che sta formandosi dentro di loro e con le trasformazioni del proprio corpo.
Altre mamme invece subiscono molto i cambiamenti connessi alla gravidanza sottoforma di dolori, fatica e stanchezza. In tutti i casi avere uno spazio in cui fermarsi e respirare e andare a cercare la comodità e il piacere nel corpo aiuta a riprendere consapevolezza di sé e a metabolizzare la trasformazione che sta avvenendo, nel proprio corpo e nella propria vita.
La presenza di mamme a diversi mesi di gravidanza e con diversi modi di viverla e diverse esigenze, richiede una classe flessibile, preferibilmente un piccolo gruppo in cui sia possibile dedicare un’attenzione personalizzata e trovare con ogni mamma il modo più adatto per stare negli esercizi proposti.
Mi baso sull’autoregolazione, stimolando ognuna ad ascoltarsi e a sentire il proprio limite o la modalità più comoda per stare nell’esercizio, e poi mi preoccupo di offrire eventuali strumenti o supporti per andare incontro ai bisogni emersi.
Come prima proposta porto sempre l’attenzione dall’esterno all’ascolto del corpo anche attraverso posizioni comode, di rilassamento, che favoriscano il rilascio delle tensioni, l’ingresso in un modo lento, di ascolto e la possibilità di trovare un contatto profondo con se stesse.
Una volta trovata la connessione col proprio corpo, propongo esercizi di grounding. Presto attenzione a che si possa sentire la vitalità delle gambe e delle piante dei piedi senza sovraccaricarle col peso del corpo, per esempio proponendo di appoggiare la schiena al muro.
Propongo molti esercizi che con delicatezza aiutino a prendere consapevolezza e ad aumentare il movimento flessibile del bacino, delle pelvi e del perineo.
Lavoro molto anche con il respiro, la voce e l’apertura della gola, connessa con l’apertura del bacino.
Inizialmente come conduttrice la mia attenzione era dedicata soprattutto al corpo della madre, progressivamente ho fatto spazio perché fosse un soggetto presente e attivo anche il bimbo nel grembo materno promuovendo momenti di ascolto, contatto e relazione col nascituro.
Quando la mamma ha già scelto il nome per il proprio bimbo e magari è già avanti con la gravidanza, poterne condividere il nome in un momento iniziale è un primo atto per renderlo presente.
Semplici esercizi di contatto con la propria pancia e di respiro aiutano a sentire il contatto profondo col proprio bambino e la nascita della relazione speciale con lui.
E’ sempre un momento emozionante quando il bimbo risponde al contatto della pancia o al respiro profondo muovendosi o tirando un calcetto… il primo dialogo mamma-bambino.
Infine la classe di esercizi è anche un momento di condivisione profonda con le altre mamme in attesa e con le neomamme che vengono dopo il parto con il loro bambino.
La presenza dei neonati porta ancora più consapevolezza anche sul bimbo che ognuna ha nel proprio grembo. Le mamme presenti e future hanno un momento di contatto emotivo che è anche un’occasione di rete sociale in un momento così promettente e delicato; il cerchio delle mamme e dei bambini.