Incontro: 23 Novembre 2020

Relatrice: Chiara D’Andrea

 

Nella conferenza è stato analizzato il ruolo odierno dei social, la loro capacità di creare e aumentare i livelli di comunicazione, di creare nuovi e diversi legami e di conseguenza diminuire, la dove ci sia, la sensazione di solitudine.

L’essere continuamente on-line rispetto alle quantità di informazioni a detta di molti studiosi non ci permettere realmente di acquisire nuove informazioni, perché quel flusso veloce poco si addice ai tempi umani di apprendimento. L’essere continuamente connessi ci allontana in realtà dalle persone fisiche che abbiamo intorno e dal qui e ora.

Vari social permettono di creare un diverso sé: un” affibbiarsi” e mostrarsi al mondo in maniera diversa o con diversi stati d’animo rispetto ai reali. Quel diverso sé rispecchia l’immagine di come si vorrebbe essere o provare ad essere rispetto sia a se stessi che al mondo. Il bisogno continuo di raccontarsi sui social, di farsi vedere è stato correlato al narcisismo.

L’esperienza guidata dalla dottoressa D’Andrea è stato suddivisa in diversi momenti: dapprima, con gli occhi chiusi, siamo venuti a contatto e in ascolto del nostro corpo e delle sue parti in totale rilassamento,  poi siamo passati all’ ascolto dei rumori all’esterno e alla risposta del nostro corpo a essi e infine al riportare alla memoria oggetti intorno a noi e anche in questo caso abbiamo ascoltato la risposta del nostro corpo a tale ricordi. Tali momenti si pongono in totale contrapposizione al mondo dei social in cui l’importanza e l’ascolto del corpo e il fermarsi vengono meno.