La Conferenza si è svolta in modalità telematica sotto l’egida dell’eccezionalità.
Eccezionalità per il numero degli interventi succedutisi, circa una sessantina, nella “tre giorni” di informazione – confronto – costruzione di intenti.
Eccezionalità degli ospiti per il loro rilievo nazionale ed internazionale. Alla Conference hanno aderito più di cinquanta relatori tra Direttori di Scuole di Specializzazione in Psicoterapia; Presidenti di Società Scientifiche di Psicoterapia; Dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale; Referenti Politici a livello Regionale, Nazionale e Internazionale.
Eccezionalità di pubblico. Esauriti i cinquecento posti disponibili sulla piattaforma telematica è stato possibile collegarsi alle dirette attraverso la pagina Facebook della Società SIPSIC. Sulla pagina FB della SIPSIC si può visionare il programma, e gli altri eventi che han preceduto l’avvio della Conference Nazionale sulla Salute Mentale.
Eccezionalità di inizio lavori, anticipati al 26 gennaio con i saluti “in presenza” del Presidente della Repubblica che ha convocato, in udienza al Quirinale, la delegazione dei promotori della Conference: i Professori Loriedo, Dazzi, Biondi; la Dott.ssa Martini, il Dott. Zucconi.
Per il resto la “maratona” ha proseguito, spedita e agile, dal 28, giovedì, al 30 gennaio, sabato mattina, con i saluti delle autorità: la Rettrice dell’Università La Sapienza, Dott.ssa A. Polimeni; la Deputata, Sottosegretario Ministero della Salute con delega alla Salute Mentale, On. S. Zampa; il Presidente del CNOP – Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, dott. D. Lazzari.
Il contributo alla Conference è arrivato anche da attori politici locali, nazionali e internazionali, che dal loro osservatorio promuovono, monitorano, agiscono politiche per la Salute Pubblica, come per esempio: il dott. Daniel Chrisholm, Gestore del Programma di Salute Mentale per l’OMS – Ufficio Regionale Europeo; l’On. Cristian Romaniello, Psicologo, Commissario – III Commissione Affari Esteri e Comunitari; la Presidente della Consulta Salute Mentale per la Regione Lazio, Dott.sa Daniela Pezzi.
Promuovere la salvaguardia della Salute in generale, e della Salute Mentale nello specifico, è intento comune perché, come cita l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “Non c’è salute senza salute mentale”, e trovare una risposta comune è lo scopo della Conference.
Abbiamo preso visione dei dati, dagli studi nazionali ed internazionali, sugli effetti del Covid-19 sulla popolazione mondiale. I dati sono frutto di ricerche sia naturalistiche sia scientifiche: studio di casi; meta-analisi e comparazioni di studi relativi agli esiti di catastrofi, epidemie, pandemie, sindemie. I dati portati rivelano che la sofferenza mentale ha colpito soprattutto i soggetti più deboli e quelli che soffrivano di precedenti criticità, coinvolgendo la sfera psichica e psicosociale. Il disagio si è manifestato su diversi livelli, producendo effetti come: ansia, paura, angoscia, disturbi del sonno, demoralizzazione, depressione, suicidi, elevato stress del personale socio-sanitario che ha operato in prima linea.
I problemi dovuti al Covid-19, non sono (stati) solo problemi di salute, ma anche ambientali, sociali ed economici, che con la loro sinergia, hanno prodotto gravi ripercussioni anche su altre fasce di popolazione “fragile” come gli adolescenti, per l’isolamento imposto, la fatica della didattica a distanza; i giovani e le donne, per la mancanza di lavoro; le famiglie, luoghi ormai poco sicuri per l’incremento di abusi e violenze domestiche.
Ora la crisi prosegue sotto altra veste. Sia per la vastità, sia per la persistenza di sintomi psicosomatici, sia per l’emersione di altro malessere dovuto alla fatica di continuare a far fronte senza vedere l’agognata fine. E per queste, successive, fasi è necessario pensare ad interventi rapidi, appropriati, a costo calmierato in sinergia con il Servizio Sanitario Nazionale.
In quest’ottica è stato fatto un aggiornamento sullo status quo della Salute Mentale, in Italia, da Nord a Sud, di chi se ne occupa e come, dentro e fuori dal Servizio Sanitario Nazionale, dei Centri Clinici delle varie Scuole di Psicoterapia. Ed emerge che il fabbisogno di salute mentale, diritto sancito dalla legge, viene soddisfatto dal Servizio Sanitario Nazionale solo al 15 – 20%, e nella maggior parte dei casi con una risposta farmacologica, poiché all’interno del Servizio Sanitario Nazionale non vi è un numero sufficiente di psicologi – psicoterapeuti per rispondere alla domanda di salute mentale. Si stima infatti che la presenza della figura sanitaria dello psicologo-psicoterapeuta è pari al 7% (5.000 psicoterapeuti – 2018) di tutto il personale sanitario, pur sapendo dalla ricerca, che l’integrazione tra terapia farmacologica e psicoterapia è il trattamento d’elezione nei disturbi di salute mentale.
In Italia gli psicologi-psicoterapeuti sono settantamila, e sono il 50% del totale degli psicologi. Ciò significa che in Italia sono disponibili molti professionisti, ben formati nella conduzione di psicoterapie, con professionalità e competenze acquisite negli anni, che possono offrire un ascolto competente e un sostegno qualificato al disagio mentale.
Le risorse specializzate disponibili, afferenti ai Centri Clinici e ai Centri di Ricerca delle Scuole di Specializzazione in Psicoterapia, sono già state messe “in campo” nella primavera del 2020, collaborando al servizio di secondo livello approntato dal Ministero della Salute con il Numero Verde per l’Emergenza Covid-19, per rispondere al bisogno urgente della popolazione italiana in un momento di forte crisi.
L’ “Unità Operativa” dei Centri Clinici, la sua organizzazione e prontezza di intervento, è stata già testata, con soddisfazione dell’utenza, ed ha prodotto ottimi risultati. Forti di questa capacità a rispondere, con competenza, con professionalità e con numeri, gli psicoterapeuti dei Centri Clinici delle Società Scientifiche e di Ricerca, cercano e chiedono un confronto sui possibili scenari di intervento per integrare e supportare la risposta del Servizio Sanitario Nazionale – SSN – sul territorio, in questo momento di crisi continuativa e per rispondere all’annoso bisogno di salute mentale.
In Italia, nel Servizio Sanitario Nazionale – SSN, opera uno psicoterapeuta ogni 12.000 abitanti, in altri paesi europei, la media è di uno psicoterapeuta per 2500 abitanti. Nel nostro SSN mancano 4/5 degli psicoterapeuti necessari per rispondere alla domanda. Dicevamo che su 10 individui inviati al SSN solo 2 riescono ad accedere al trattamento psicoterapico.
Le Società di Ricerca, le Scuole di Psicoterapia, i Dipartimenti di Salute Mentale, i Policlinici Universitari e le Strutture Territoriali coinvolte nell’assistenza, trattamento e cura verificheranno la fattibilità delle proposte lanciate con la Conference, stileranno linee guida comuni e tracceranno, insieme alle autorità sanitarie, in ambito europeo e nazionale, un realistico piano d’intervento, per accorciare la distanza attuale tra bisogno di Salute Mentale, il diritto di Salute Mentale e l’attuazione di interventi per rispondere, ora, alla sofferenza e ai bisogni della popolazione e dei sanitari, ancora impegnati nella lotta contro la pandemia.
Tutti, compreso l’On. Sandra Zampa, Sottosegretario del Ministero della Salute, intervenuta a conclusione della Conference, si dichiarano disponibili a continuare il dialogo e trovare una linea comune e a partecipare ai tavoli di lavoro dedicati, per dare una reale risposta al bisogno di Salute Mentale. Si ipotizza una fattiva cooperazione tra pubblico e privato sociale: le risorse professionali non mancano, i disegni di legge, che garantiscono il diritto alla salute, ci sono. Non resta che trovare la giusta forma per attivare la collaborazione.
Adesso i promotori della Conference sono impegnati a stilare un documento comune. Nel futuro, SIPSIC, FIAP e CNSP, sono invitati a partecipare, in qualità di Rappresentanti di Società Scientifiche e di Ricerca, ai tavoli di lavoro sulla Salute Mentale diretti dal Ministero della Salute.
Siamo alla fine della Conferenza Nazionale, che ha mostrato diversi momenti di eccezionalità. Anche le conclusioni non sono da meno: l’invito a collaborare ai prossimi tavoli di lavoro sulla Salute Mentale, invito inatteso e benevolmente accolto.
Ricordiamo che gli interventi, raggruppati in cinque registrazioni corrispondenti alle tre mattine e due pomeriggi della Conference, sono disponibili sulla pagina FB della SIPSIC.