Con il termine SPORT si intende ogni forma di attività svolta sia come pratica agonistica, sia per divertimento, sia per il miglioramento della condizione fisica. Ai tempi di William Shakespeare l’enfasi era piuttosto sull’aspetto piacevole dell’attività fisica ossia: fare una bella passeggiata o una bella corsa in mezzo alla natura, giocare a palla o altro che comporti una sequenza di movimenti che dia piacere, come anche la danza o il nuoto.
Non solo, anche l’attività sessuale era compresa nel senso di movimento che poteva dare gioia, piacere o essere una felice realizzazione: realizzazione della propria potenza vitale, come se fosse più importante l’aspetto del gioco , del divertimento, che quello del potere, del vincere, dell’essere il primo.
In quei tempi sport usato sia come nome o come verbo “to sport” significava principalmente divertimento, divertirsi, anche fare degli scherzi ecc. Ma anche ora se si guarda su un vocabolario d’inglese, per esempio l’Orlandi, sport ha lo stesso significato di divertimento.
Siamo contenti di presentare qui una riflessione di Margherita Giustiniani sul significato del termine “sport”, riflessione felice che apre la porta a ulteriori considerazioni.
È importante, infatti, “abitare le parole”, risalendo al loro significato originale spesso sorprendente e illuminante.
Ed è altrettante importante e sorprendente scoprire che il termine “sport” in origine equivale ad “abitare il corpo”, a essere in una relazione intensa e piacevole col proprio “corpo vissuto”, anziché usarlo come strumento per prestazioni fisiche e sociali.
In questo senso, mi piace ricordare una frase di Alexander Lowen in “Bioenergetica”: “Più il nostro corpo è vivo, più siamo nel mondo”.
Margherita Giustiniani, senior trainer della SIAB, vive a Roma e appartiene al gruppo dei fondatori della SIAB che, insieme ad Alexander Lowen, più di quarant’anni fa hanno dato vita alla nostra Società.
Christoph Helferich