Osservando l’offerta formativa delle varie scuole di formazione in psicoterapia, mi sono chiesto come potesse apparire ai potenziali candidati il fatto che le ore di psicoterapia individuale richieste dalla nostra scuola siano in numero superiore alla maggior parte delle altre scuole.

Un legame con una tradizione che ci lega al passato?

 

Mi è venuta l’idea di interpellare l’Intelligenza Artificiale: ho chiesto al chatbot chatgpt di scrivere un breve articolo con titolo” L’importanza dell’analisi personale nella formazione dello psicoterapeuta”.

Ne ho tratto la confortante conferma che l’analisi personale nella formazione psicoterapeutica è ritenuta fondamentale.

L’Intelligenza Artificiale con i suoi algoritmi che attingono dati da un database molto vasto, la classifica come condizione indispensabile.

 

Quindi la nostra Scuola, che la pone al centro della formazione, è radicata alla sua tradizione storica e insieme solidamente ancorata a un presente di avanguardia.

Qui di seguito il testo scritto “in collaborazione” con AI (CHAT GPT3) – tempo di lettura 4 minuti

 

L’importanza dell’analisi personale nella formazione dello psicoterapeuta

L’analisi personale è un elemento fondamentale nella formazione psicoterapeutica.

Si tratta di un percorso in cui lo psicoterapeuta in formazione esplora le proprie dinamiche inconsce per sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, imparare a gestire il controtransfert e sviluppare una propria maggiore capacità di empatia e comprensione.

 

Consapevolezza di sé

L’analisi personale aiuta a esplorare i propri schemi emozionalicognitivi e comportamentali inconsci, che contribuiscono alla produzione dei movimenti emotivi, dei comportamenti e dei pensieri consapevoli.

Una comprensione profonda di questi schemi è essenziale per individuare e comprendere i modelli relazionali personali, in modo da evitare che possano influenzare la relazione terapeutica e il lavoro con i pazienti.

Le prime relazioni tra il bambino e la madre (e/o i suoi caregiver)influenzano infatti il modo in cui un individuo percepisce se stesso e il mondo e contribuiscono alla costruzione di schemi relazionali duraturi che improntano le relazioni interpersonali, sotto forma dischemi di comportamento nati dai modelli persistenti all’interno della famiglia.

I modelli relazionali hanno un ruolo fondamentale nel determinare i complessi modi in cui le persone si connettono e si influenzano a vicenda e questo accade anche nella relazione psicoterapeutica.

È indispensabile quindi per uno psicoterapeuta essere consapevole e sufficientemente padrone dei propri schemi e questa competenza non si apprende soltanto dallo studio, ma soprattutto dal proprio percorso di analisi personale.

Una psicoterapia corporea come l’Analisi Bioenergetica forma lo psicoterapeuta anche sul piano della propria capacità di essere incontatto con le proprie sensazioni corporee, che sono i conduttori dei movimenti viscerali connessi alle emozioni: competenze acquisibili per via esperienziale.

 

Gestione del controtransfert

Il controtransfert ha a che fare con le risposte emotive del terapeuta nei confronti del paziente durante la terapia, che possonoinfluenzare l’interazione terapeutica.

L’analisi personale aiuta lo psicoterapeuta a riconoscere e gestireil controtransfert, per poter affrontare in modo efficace le proprie dinamiche emozionali e governare le proprie inclinazioni ideali e ideologiche.

La psicoterapia richiede profondo rispetto e accettazione del paziente e quindi che il terapeuta sia neutrale e imparziale, in modo da fornire un ambiente sicuro in cui il paziente possa esplorare i propri pensieri, sentimenti e problemi.

Se il terapeuta ha convinzioni ideologiche che sono in contrasto con il modo di fare e di pensare del paziente, potrebbe esserci un pregiudizio implicito che ostacola la creazione di un ambiente terapeutico aperto e sicuro, uno spazio in cui il paziente si senta compreso, accettato e rispettato, indipendentemente dalle differenze tra terapeuta e paziente.

Quando il controtransfert non è adeguatamente riconosciuto e padroneggiato i pregiudizi e le convinzioni ideologiche del terapeuta possono impedirgli di comprendere appieno le prospettive e le esperienze del paziente, con il rischio di una focalizzazione su questioni o soluzioni che riflettono le convinzioni del terapeuta anziché rispondere alle esigenze del paziente.

Affinché la psicoterapia sia efficace, è importante che il terapeutariconosca le proprie dinamiche controtrasferali: questo implica la ricerca di supervisione, la formazione continua e un lavoro personale duraturo.

 

Empatia e comprensione

Attraverso l’analisi personale e l’individuazione dei propri modelli relazionali lo psicoterapeuta in formazione sviluppa una maggiore empatia e comprensione dei propri conflitti interiori, dei comportamenti automatici e delle difese psicologiche. 

Questa esperienza personale, con la relativa consapevolezza, può essere utilizzata per riconoscere schemi simili nei pazienti e affrontarli in modo più efficace e può rendere più sensibili alle esperienze dei pazienti, contribuendo a stabilire una connessione più autentica.

 

La relazione terapeutica costituisce il cuore del processo terapeutico

Le tecniche psicoterapeutiche sono molteplici e possono variare in base all’approccio terapeutico, alla modalità di trattamento e ai problemi specifici trattati: la qualità della relazione tra il terapeuta e il paziente rimane invece un solido punto fermo, elementofondamentale per il successo del percorso.

Una relazione terapeutica rispettosa ed empatica fornisce il terreno fertile in cui le tecniche possono essere applicate con maggiore efficacia, promuovendo la formazione di un’alleanza terapeutica salda: il paziente si sente sostenuto e motivato a lavorare con il terapeuta anche nell’esplorazione di vissuti profondi e potenzialmente dolorosi.

Una relazione di questo tipo può inoltre facilitare il terapeuta nella gestione del proprio controtransfert.

 

In definitiva, l’analisi personale è un componente essenziale nella formazione di uno psicoterapeuta competente ed eticamente responsabile

 

Freddy Torta, psicoterapeuta CBT, Supervisore SIAB e Direttore del Corso di Milano 2024