Potresti brevemente spiegare il motivo di questa Celebrazione?
Abbiamo scelto come Direttivo di celebrare la ricorrenza dei 25 anni dal riconoscimento ufficiale della nostra scuola di psicoterapia, che coincide anche coi 25 anni in cui si è realizzato un cambio generazionale nella gestione della Scuola. Sappiamo che la Siab è nata grazie all’impegno di alcuni terapeuti che, partendo dalla tradizione reichiana, erano stati affascinati dal lavoro di Alexander Lowen. Lo hanno invitato in Italia e hanno dato avvio a un primo gruppo di formazione con dei trainer che venivano soprattutto dalla California, come Renato Monaco, Bill White, Michael Conant e il compianto Jim Miller. Questi trainer vennero in Italia a formare la prima generazione di terapeuti in analisi bioenergetica.
Ed è importante ricordare che la Siab è l’unica Società in Italia fondata direttamente da Alexander Lowen. Alcuni dei partecipanti di questo primo gruppo hanno strutturato poi la Siab e l’hanno portata avanti per anni in maniera eccellente, tanto che dobbiamo innanzitutto a loro, i pionieri dell’analisi bioenergetica, quella che siamo oggi.
Chiaramente poi, con il riconoscimento e l’apertura della Siab ad altre realtà, c’è stata una rivoluzione che ha portato la nostra società a essere ancora di più all’interno del mainstream della psicoterapia. Ma sicuramente tutta la nuova generazione, costituita in gran parte dal secondo e terzo training della Siab e che tuttora porta avanti il Direttivo la Siab, è fondamentalmente grata a quel gruppo di primi psicoterapeuti che hanno portato con impegno la Società a essere quella che è oggi. Vorrei anche ricordare che una nuova forza si è aggiunta al Direttivo, proveniente da un training molto più recente, il dodicesimo, nella persona di Aristidis Iniotakis (nipote del fondatore).
Vorrei ricordare anche che la Siab nel mondo delle psicoterapie corporee e forse nel mondo della psicoterapia in generale è l’unica a essere una società di professionisti, e non un istituto di proprietà di un’unica persona. La Siab è gestita dai soci e dal Direttivo che gestisce tutte le politiche organizzative.
Puoi dire qualcosa di più su queste “generazioni” nella storia della nostra società?
Come dicevo, la prima generazione è quel gruppo che ha portato avanti per anni la nostra società nel periodo che si conclude col riconoscimento ministeriale. Si deve per esempio a tutto il lavoro di Luisa Aversa come Direttore didattico, ma anche e soprattutto a quello di Margherita Giustiniani, il fatto che la Siab si sia preparata adeguatamente in quegli anni a ottenere il riconoscimento del MIUR come scuola ufficialmente accreditata. Ricordiamo che all’interno di tutta la comunità di analisi bioenergetica la Siab è stata la prima Società a ottenere questo fondamentale riconoscimento.
Poi si deve all’ottimo lavoro di presidenza di Gabriella Buti Zaccagnini, che è stata anche la prima International Trainer della Siab, la creazione di quella rete importante fra la Siab e l’Istituto Internazionale di Analisi Bioenergetica. Gabriella è stata per noi un faro non solo di gestione della Siab, ma anche un faro culturale della nostra Società, e quella che ha messo, insieme a Luisa Aversa, le basi solide di gestione della visibilità della Siab a livello internazionale e culturale.
Poi sicuramente è stata anche importante la funzione di Aristide Iniotakis di cui parlerò dopo. Possiamo dire che da sempre e ben prima che in Italia si avesse una Premier donna, la Siab è stata una Società gestita da donne. Donne forti come Gabriella Buti, Luisa Aversa, la compianta Luisa Parmeggiani e Margherita Giustiniani. Di questo primo gruppo hanno fatto parte anche Giovanna Epifani, Nives Garuffi ed Ellen Green che hanno avuto un grande ruolo. In particolare, Ellen, allieva di Lowen ci ha presentato e fatto amare e comprendere le classi di esercizi. La sua opera è stata proseguita da Maria Stallone Alborghetti che su questo ha lavorato e lavora tanto.
Aristide Iniotakis è stato l’unico uomo di quel gruppo originario che piuttosto che fondare un proprio istituto, ha creduto e crede ancora nella gestione della Siab come Società collegiale e non di un solo terapeuta. Al contrario di terapeuti della prima generazione che in quegli anni decisero di staccarsi dalla Siab, Aristide è stato l’unico uomo a voler collaborare con un gruppo di donne forti nella gestione della Siab come Società.
Anche tu festeggerai, in un certo senso, le tue “nozze d’argento” con la Siab in quanto Presidente. Come ti sei trovata nel corso degli anni in questo ruolo?
Quando mi chiedi se festeggerò le nozze d’argento con la Siab, ti dico sicuramente sì perché la mia presidenza è stata ed è lunga, come del resto è stata quella di Gabriella Buti Zaccagnini, con l’intervallo della presidenza di Aristide Iniotakis che comunque è stato ed è sempre presente anche se non è più membro del Direttivo. E un po’ sono anche le “nozze d’argento” di Luisa Manca che sin dall’inizio è stata attiva e in questi anni è sempre presente nel Direttivo della Siab e nella politica professionale con il suo impegno nell’Ordine degli Psicologi. Possiamo dire che sono le nozze d’argento anche di Livia Geloso che è ritornata nel Direttivo, ma che lo ha sempre sostenuto. Livia viene dal secondo training. Voglio anche ricordare anche persone come Mariolina Ballardini che faceva parte del terzo training, o Margherita Semeraro e Piera Sacchi che da allora, dal secondo training in poi, hanno gestito la Siab per lunghissimi anni con grande impegno e creatività. Ma posso dire che se quelle mie o di Maria Luisa possono essere considerate “nozze d’argento”, sicuramente possiamo considerare quelle di Aristide “nozze d’oro”, perché Aristide è da lunghi anni e con grande energia impegnato per il bene della Siab. Voglio anche citare Marisa Orsini, componente del Direttivo e Direttrice di Training che ha sviluppato in modo interessante il tema dei disturbi alimentari di cui Margherita Semeraro si era occupata per prima nella nostra società.
E quindi mi dispiace molto che sia Luisa Aversa che Margherita Giustiniani per motivi personali non possono essere presenti a questa Celebrazione. Invece sarà presente Mariolina Ballardini che per anni è stata Direttore didattico e anima del Direttivo, fondamentale e importantissima per la costruzione della Siab come Scuola, e che ha dato anche un grande respiro alla dimensione culturale della Siab. Come del resto in questi anni ha fatto Piero Rolando che la ha sostituita come Direttore didattico, e come sta continuando a fare Luisa Manca. Ci sono molti altri colleghi attivi nella nostra Società, cito – una per tutti – Manuela Bacci che dirige da sempre training di formazione a Milano. Ci sono i docenti, i tutor, tanti colleghi che non nomino ma il contributo è stato ed è essenziale.
Sicuramente in tutti questi anni il periodo del Covid è stata la prova più dura per la Siab. Come ne è uscita? Come si presenta oggi la nostra Società?
La resilienza e la forza della nostra Società secondo me si è mostrata proprio durante il Covid, in un periodo in cui sembrava che dovessimo scomparire e da cui invece siamo usciti ancora più forti, perché abbiamo reagito, ci siamo reinventati in qualche modo, ci siamo sperimentati in un nuovo modo di lavoro. L’essere chiusi nelle nostre case ci ha dato la possibilità di riflettere sia sulla formazione che sulla terapia online, e da questa esperienza è nato addirittura un libro che credo sia stato molto importante, un libro di riflessione proprio sul possibile cambiamento nella Siab e nell’analisi bioenergetica, perché in questo senso non siamo stati soli ma associati in una dimensione corale.
Il libro L’empatia appesa a un filo sulla terapia online testimonia come la Siab abbia partecipato in modo corale a questo evento che ha rivoluzionato un po’ il modo di fare terapia corporea. Poi sicuramente è stato importantissima l’attivazione di un Progetto di sostegno psicologico, a sostegno delle persone che hanno sofferto la pandemia. Questo ci ha permesso di attivare un servizio sociale e poi di collaborare con il Ministero dell’Istruzione per dare sostegno anche attraverso la terapia psico-corporea alla popolazione italiana che era in difficoltà con il Covid.
C’è all’orizzonte, nell’aprile del 2024, il prossimo Convegno Siab a Ischia. Puoi brevemente spiegare perché è un evento importante per tutti i soci?
Il Covid ha modificato l’abitudine di incontrarci ogni tre anni per i nostri Convegni, che sono stati sempre un’esperienza ricca di possibilità di scambio, di incontro e di aggiornamento sia fra tutti gli studenti della Siab, sia fra i soci. In questi anni abbiamo avuto ai nostri Convegni ospiti importantissimi come Galimberti, Janina Fisher e altri, e credo che sia importante avere anche quest’anno una simile opportunità.
Attualmente stiamo progettando un Convegno a Ischia e, come titolo, pensiamo a Il corpo nella simulazione incarnata. Non voglio anticipare i nomi dei relatori ma sicuramente ci sarà Vita Heinrich, International Trainer dell’Iiba, esperta di risonanza somatica che riguarda la simulazione incarnata e la dimensione dell’empatia. Quindi questa sarà un’ulteriore possibilità di apprendimento e di confronto.
Volevo aggiungere che in questi anni siamo sempre stati attivi in Congressi con le Società con cui la Siab collabora, come la SIPSIC e la FIAP. Inoltre, siamo stati riconosciuti come prima “Società matura” della comunità bioenergetica. Vorrei anche ricordare il lavoro di Paola Bacicalupo e di Manuela Tremante nel Board dell’IIBA, e quest’anno credo sia importante il fatto che ho preso la responsabilità del Teaching Committee, la committee più importante dell’IIBA.
Insieme a Formazione continua in psicoterapia abbiamo avuto la possibilità di presentare una serie di webinar interessantissimi sui caratteri in analisi bioenergetica. Questa esperienza verrà ripetuta l’anno prossimo, e i soci della nostra Società sono coinvolti in tutta una serie di webinar con Formazione continua in psicoterapia.
Per ultimo vorrei ricordare il contributo di tutti quelli che contribuiscono alla vita della nostra società attraverso la rivista e il blog; in particolare voglio ringraziare Christoph Helferich e Rosaria Filoni, per aver diretto in questi anni in modo egregio le nostre due riviste Grounding e Corpo & Identità, un contributo fondamentale, insieme al blog, per far conoscere la realtà culturale e le attività della nostra Società. Ringrazio Rosaria anche per essere stata molto attiva a livello internazionale, contributo che è importantissimo per la buona salute della Siab che andremo a celebrare il prossimo 10 luglio.
Intervista a cura di Christoph Helferich